I rischi autoliquidanti sono rappresentati da quelle operazioni di sconto commerciale dove l’istituto i credito anticipa finanziariamente le fatture (e/o i contratti ecc. ecc.) emesse dal cliente previo compenso, definito “sconto” (il quale può essere una commissione o semplicemente degli interessi passivi su gli importi anticipati).
Come avviene il funzionamento di tale contratto che può innescare la segnalazione alla CR Banca di Italia?
Il meccanismo di funzionamento è costituito dalla presenza i due conti correnti, uno di natura “ordinaria” e l’altro di natura “dedicata” a tale operazione (ad esempio il conto anticipi).
Sul conto dedicato avviene l’anticipazione delle fatture presentate alla banca, mediante un meccanismo di addebito (segno meno) pari alle fatture anticipate e contemporaneamente avviene l’accredito sul conto corrente ordinario degli importi anticipati.
Il conto anticipi ha un andamento naturalmente negativo, in quanto vengono anticipate le fatture scontate, le quali si azzerano man mano che le fatture vengono pagate (si autoliquidano), mentre sul conto ordinario avviene l’accredito dell’anticipazione.
Avremo quindi una movimentazione su due conti quasi speculare, ovvero sul conto ordinario avviene l’accredito delle fatture anticipate, mentre sul conto anticipi avviene l’addebito della fattura anticipata.
Su tale operazione la banca guadagnerà attraverso o commissioni o pattuizioni degli interessi passivi, dipendentemente dal contratto in essere.
Il rischio di insolvenza di tale operazione, quindi del passaggio a sofferenza della posizione, è causato principalmente dal mancato incasso delle fatture portate allo sconto.
Infatti nel caso in cui la fattura scontata risulta essere impagata è basilare che la banca chieda il rientro degli importi anticipati, e se il rientro non avviene si avvia la procedura di segnalazione da parte dell’istituto di credito.